Guisgard restò un attimo in silenzio dopo aver udito il ragionamento di Talia.
"Guxio..." ripetè il cavaliere "... è quindi un membro della corte di Cartignone?... Massì!" Esclamò dopo qualche istante. "Io ho visto il volto del loro capo e mi ricordava qualcuno! Qualcuno visto proprio alla corte di Cartignone! E se due indizi fanno una prova, forse..."
Ma le parole di Guisgard furono interrotte dalla delirante risata della ragazza che teneva in braccio.
"Ma che diavolo..." mormorò il cavaliere.
"Lui conosce ogni vostra intenzione..." disse la ragazza "... e non uscirete mai vivi da qui..."
I suoi occhi allora si fecero rossi come il sangue vivo e spalancò la bocca tentando di mordere Guisgard.
Questi però riuscì a divincolarsi dal suo abbraccio e la lasciò cadere a terra.
"Morirete tutti!" Gridò la ragazza tentando di afferrare ora Talia.
Guisgard però tirò a se la dama di Cartignone, sottraendola all'assalto di quella ragazza che sembrava in preda ad una diabolica follia, ma che riuscì comunque a mordere il braccio del cavaliere.
"Maledetta..." gridò Guisgard.
Ma proprio mentre la ragazza si apprestava ad un nuovo assalto, Gila la colpì alle spalle con la sua scure, mozzandole il capo.
"Ma cosa le è successo?" Domandò Guisgard.
"Non era più umana ormai..." rispose il nano.
"Quel maledetto ha stregato queste ragazze..." mormorò Guisgard "... state bene, Talia?" Chiese poi alla ragazza, mentre si teneva il braccio che cominciava a sanguinare in maniera insistente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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