Morven fronteggiò Bumin e il suo sguardo acuto per un lungo istante, in silenzio. Le mani nervosamente strette sui fianchi, il viso contratto dall'ansia, stava freneticamente ragionando su come uscire fuori da quella situazione.
D'un tratto si avvide che il Cappellano si era pure sollevato al suo fianco e guardava i due cavalieri con sguardo tranquillo. Quel dettaglio lo colpì. La calma serafica di quell'uomo di chiesa era forse la dote che gli era mancata per tutto quel tempo.
Soprattutto da quando Goldblum era morto, Morven aveva smesso di ragionare lucidamente. Era stato solo preda dei suoi cattivi sogni e dei suoi più tristi ricordi, e forse proprio per questo Samsagra aveva ormai quasi smesso di parlargli...
"Perchè lo stai facendo? Perchè accetti di sposare quell'uomo?"
La ragazza non rispose e chinò il capo. Il giovane al suo fianco, splendente nella sua nuova armatura, si era chinato e le aveva sfiorato il volto con la mano, obbligandola gentilmente a sollevare gli occhi e a guardarlo.
"Zulora... noi ci siamo fatti voto di sincerità fin quasi nella culla... signora, amica, sorella... ti chiedo di rispondermi, adesso!"
Zulora lo fissò con uno sguardo colmo di tristezza.
"Faccio ciò per cui sono nata... non ho altra scelta. Faccio la scelta migliore che io sia stata messa in grado di fare"
"Ma non è così, ti dico! Un donna non è obbligata da nulla ad obbedire silenziosamente al padre, al marito o al fratello... potrebbe scegliere un'altra strada, una strada che non sia per forza la casa e la famiglia... potrebbe perfino scegliere di combattere e restare comunque una vera donna!"
Zulora, a quelle parole, mutò il suo sguardo e lo fissò quasi volesse provocarlo con la sua risposta, o ferirlo.
"Una donna" disse "può anche scegliere di non seguire ciecamente i battiti del suo cuore... può scegliere di servire il suo sangue e il suo casato comunque, anche senza tenere le armi in pugno... servire, scegliendo di fare ciò che è giusto per proteggere la sua famiglia, e questo fa di lei una vera donna!"
A quelle parole, Morven ebbe uno scarto, e spazientito si allontanò da lei, come se fosse stato sul punto di reagire sgarbatamente e stesse tentando di reprimere quella risposta cattiva.
"Questo è ciò che ti piacerebbe credere..." mormorò infine, dopo un lungo silenzio.
E in silenzio, Zulora si lasciò sfuggire una lacrima che le rigò il volto.
Morven la seguì rotolare sulla pelle chiara, poi cadere giù e infrangersi.
"Tu hai perso la speranza, Zulora..."
"La speranza non esiste!"
"Mia piccola... padre Adam ti ammonirebbe per quello che hai appena detto! La fede comporta la speranza, e la speranza equivale alla fede! E a noi due occorre fede, se vogliamo arrivare fino in fondo al nostro destino!"
Quelle parole gli risuonarono in testa come un campanello squillante e argentino... Zulora... come ho fatto ad essere così stolto?! Eppure un tempo conoscevo le risposte per ogni cosa... e adesso? Adesso sto smarrendo ogni spenza... io, che ero tanto bravo a parlare, un tempo! Se abbandono la speranza, abbandono la fede... Samsagra resterà muta per sempre, e io... io forse morirò proprio per mano di uno di questi due demoni!
Guardò di nuovo Bumin, e sentì crescere dentro il cuore l'antipatia e il disprezzo per quell'uomo... ma io non sono nato per questo destino!
No, avrebbe risolto la situazione, in un modo o nell'altro!
Doveva agire d'astuzia, e cercare di capire com'era meglio muoversi con quei due uomini. Li guardò allora con aria condiscendente.
"Sì," rispose "mi sembra giusto ciò che dite. Restare qui a vigilare mi sembra la cosa migliore da farsi!"
Sorrise a Bumin, con un sorriso strano, guardandolo fisso negli occhi, poi si ricolse al Cappellano.
"Padre," cominciò "è notte, ed è questa l'ora in cui si scoprono le tombe e gli intenti più malvagi vengono fuori... noi siamo su suolo sconsacrato, e il demonio può tentarci in ogni istante. Vi prego, dunque... stendete la vostra mano su di me e su questi due cavalieri e impartiteci la benedizione della nostra Santa Romana Chiesa!"
E mentre pronunciava quelle parole, il suo sguardo seguiva con attenzione il volto di Bumin e ogni sua possibile variazione.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 16-12-2010 alle ore 12.33.27.
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