Aperto il varco, Guisgard, Talia e Gila lo attraversarono, cercando la tanto sospirata via di fuga da quell'Inferno.
Superata la parete crollata, i tre si ritrovarono in un lungo cunicolo, attraversato al centro da un piccolo corso d'acqua maleodorante.
"Camminiamo lungo i bordi" disse Gila "ed agitiamo le torce... così facendo i topi si getteranno in acqua..."
"Anche perchè noi non potremmo fare lo stesso..." rispose Guisgard "... visto lo stato di quest'acqua..."
Poi rivolgendosi a Talia:
"State al centro... meglio che sia io a stare dietro, così da poter gettare un occhio alle nostre spalle..." e sorridendo aggiunse "... ah, siete stata in gamba prima... davvero un bel colpo d'occhio nel vedere quella colonna contro la parete."
Ma mentre proseguivano, Guisgard cominciò a sentire una fitta al braccio ferito.
La ferita era stata causata dal morso di quella ragazza che il cavaliere aveva preso in braccio.
All'improvviso la ferita aveva cominciato a pulsare prima e a bruciare poi.
Ed aumentava sempre di più.
Guisgard cercò di non pensarci, ma pian piano la vista cominciò ad appannarsi e sentì il respiro farsi più pesante.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|