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Vecchio 19-12-2010, 03.58.53   #796
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Nello stesso momento, nell'oscuro cuore del bosco, Guisgard, Talia e Gila tentavano di uscire dal covo degli Atari.
Ma la ferita causata a Guisgard da quella martire che i tre avevano tentato di liberare, sembrava aver portato una qualche infezione al cavaliere.
Guisgard sentiva il suo braccio bruciare e pulsare senza sosta, mentre la vista si appannava sempre più ed il respiro si faceva pesante ed irregolare.
"Tranquilla..." disse con la voce incerta a Talia che si era avvicinata "... non è niente... forse la ferita a contatto con quest'acqua sporca mi ha causato bruciore... ma posso sopportare... continuiamo a camminare..."
"Non mi piace quella ferita, Guis..." fece preoccupato Gila, osservando la ferita di Guisgard "... sembra infetta... e i tuoi occhi stanno bruciando..."
"Avanti... manca poco..." mormorò il cavaliere al nano "... non fermiamoci proprio ora... riprendi a camminare, Gila... e portaci fuori di qui..."
Ma la vista diveniva sempre più sfocata ed un pallore innaturale cominciò ad assorbire il colorito del suo volto.
Ad un tratto Guisgard cominciò ad avvertire freddo.
Molto freddo.
E dolori sparsi su tutto il corpo.
Ed ad ogni passo la testa sembrava volergli esplodere.
Lo scorrere di quel fetido canale, il diffuso gocciolio causato dall'umidità sulle pareti, gli squittii dei topi ed i passi dei suoi due compagni, incessanti ed insopportabili, presero a tormentarlo in maniere sempre più ossessiva.
Tenere gli occhi aperti era diventato uno sforzo immane e camminare senza appoggiarsi alla parete sembrava impossibile.
All'improvviso tutti quei rumori cessarono ed un profondo silenzio lo avvolse, mentre ogni cosa intorno a lui cominciò a girare vorticosamente, impedendogli di proseguire.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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