Quel gesto di Guisgard mi sorprese... era di nuovo lui... strinsi la sua mano per un momento, tentando di fargli forza. Poi, incitata da Gila, mi misi all’opera...
Pulii con cura la ferita con l’unguento. Sapevo che gli doveva bruciare in modo terribile, così tentai di fare il più in fretta e il più attentamente possibile, muovendo la mano con gesti rapidi e leggeri... Infine esaminai di nuovo la lacerazione e mi rallegrai notando che aveva riacquistato un aspetto un po’ più sano, dopotutto.
“Adesso temo che il dolore peggiorerà...” mormorai a quel punto, posando la mano libera sulla sua spalla in modo da bloccarla a terra e lasciando cadere con l’altra varie gocce di quello stesso unguento sulla carne viva.
Il medicamento, denso e oleoso, fu subito assorbito e contemporaneamente sentii la sua spalla contrarsi in modo inconsulto... gli strinsi allora la mano intorno al braccio e lasciai cadere qualche altra goccia...
Infine, richiusi l’ampolla e fasciai la ferita con una benda stretta intorno all’avambraccio...
“Ecco!” sospirai, lasciandomi scivolare a terra e appoggiando la schiena contro la parete di roccia.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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