Cavaliere25 allora cominciò a gustare tutte le prelibatezze che gli vennero servite.
"Io amo moltissimo disegnare, messere..." disse Gidelide "... forse è la cosa che più mi piace fare... l'unica che mi faccia sentire veramente viva."
Si voltò verso suo padre e, vedendolo addormentato accanto al camino, chiese:
"Volete vedere qualche mio disegno, messere?"
E corse verso Cavaliere25, mostrandogli diversi fogli illustrati.
C'erano paesaggi rurali, montani e collinari, insieme a laghi e fiumi.
In altri erano rappresentati i diversi animali che abitavano i luoghi che circondavano il castello.
"Io non esco mai da questo castello..." continuò "... mio padre non vuole... dice che il mondo la fuori è pericoloso... e nei miei disegni raffiguro solo ciò che posso vedere in questo castello o fuori dalle sue finestre."
Restò un attimo in silenzio e dopo aver gettato un altro sguardo verso suo padre, sincerandosi che dormisse ancora, aggiunse:
"Ho un disegno particolare... l'ho fatto dopo un sogno... non so bene cosa significhi..."
E lo mostrò al giovane arciere.
Sul foglio era raffigurata una stranissima immagine: una giovane legata sopra un altare, attorniata da diversi uomini che si apprestavano a sacrificarla.
"Non ho mai rivelato a nessuno questo mio sogno..." disse la fanciulla "... nè mostrato ad alcuno questo disegno... mio padre potrebbe non approvare che disegni simili immagini... voi però giuratemi di non tradire questo mio segreto, messere... mi sono fidata di voi..."