Il Cavaliere Vermiglio continuava a dormire accanto al fuoco.
Di tanto in tanto uno dei servitori gettava qualche arbusto secco sulla fiamma, ravvivandola ed illuminando la sala.
"Comprendo, messere..." disse Giselide dopo aver ascoltato Cavaliere25 "... ma..." fissò di nuovo suo padre ed un dolce sorriso sorse sul suo candido viso "... so che per mio padre rappresento tutto il mondo, ma... io so che là fuori c'è qualcosa... qualcosa che mi sta chiamando... ed il sogno che feci ne è un segno..."
Prese di nuovo il disegno tratto da quel sogno e lo mostrò al giovane arciere.
"Io voglio scoprire cosa significa questo disegno" aggiunse "e per farlo devo uscire da questo castello... mi aiuterete, messere?"
In quel momento il Cavaliere Vermiglio tossì, farfugliando qualcosa nel sonno, per poi adagiarsi di nuovo sul suo seggio e continuando a dormire.
"Ma mio padre non deve scoprirci..." disse Gidelide.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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