Guisgard stava con la testa appoggiata alla parete rocciosa.
Il viso era contratto, teso ed uno sguardo come perso fissava l'indefinito vuoto di quel luogo.
Di tanto in tanto si sentiva qualcosa percorrere quei passaggi.
Qualcosa come trasportato dal vento.
Sibili, echi, che sembravanno divenire lamenti, pianti, grida lontane.
Ma non c'era vento in quel luogo.
Sembrava non esserci nulla, se non un astratto senso di cupa disperazione, di dolore celato tra le ombre e le luci che parevano danzare in quella sorte di anticipazione dell'Ade.
"Per quanto questa vita possa apparirci terribile..." mormorò all'improvviso il vecchio delle fosse "... non è nulla rispetto all'infinito dolore che dimora negli Inferi..."
Null'altro aggiunse, continuando ad apparire indifferente, quasi apatico, a tutto ciò che lo circondava.
Per un attimo Guisgard prestò attenzione a quelle parole, che sembravano averlo destato dal suo sconforto.
Fissò poi Morven.
"Madonna Morte..." ripetè "... la morte non fa veramente paura... l'ho invocata tante volte in passato... no, essa mi è indifferente... come lo era per me anche il dolore..." sorrise quasi malinconico "... già, il dolore... non temerlo cosa significa?" Chiese a Morven. "Che si è coraggiosi? No... il coraggio non c'entra... quando non si ha nulla, il dolore non fa paura... come la morte... solo quando si possiede davvero qualcosa si comincia allora ad aver paura... paura di perdere ciò che si ama... di soffrire... o di veder soffrire proprio chi si ama... allora e solo allora... dolore, sofferenza e morte fanno paura... divenendo demoni animati dall'unico desiderio di tormentarci..."
Quelle parole nel silenzio che li circondava, con le loro sensazioni, angosce, paure.
Tutto scandito dalla litania che il Cappellano stava recitando, invocando gli appellativi della Santa Vergine.
"Madre di Dio... Madre della Grazia... Vergine Prudentissima... Vergine Venerabile... Vergine degna di lode... Vergine Santissima... Torre di Davide... Stella del Mattino..."
Guisgard mise una mano sulla spalla di Morven e la strinse.
"Combatteremo, non temete..." disse "... è solo questione di tempo... l'odore del sangue sta diventando sempre più forte... e Dio non voglia che sia il nostro..."
Le sue parole però furono interrotte dall'arrivo di Gaynor.