La paura di perdere ciò che si ama... in tutto quel tempo, Morven aveva sempre pensato di non avere nulla... per questo non aveva mai avuto paura.
Tutto era sempre freddo e indifferente. Per questo era riuscito per tanto tempo a uccidere per soldi... e forse per questo non era mai morto, perchè in realtà avrebbe dovuto avere prima qualcosa che lo facesse sentire vivo, per poter morire!
La paura di veder soffrire chi si ama... questo era un discorso ben diverso... e lo capiva, lo capiva bene, adesso! Ma non poteva dir nulla su questo argomento, per pudore doveva tacere... perchè di fronte alla sofferenza lui era fuggito!
Ripensò al giorno in cui aveva incontrato Belven a Camelot, e aveva accettato di seguire lui e i suoi cavalieri in quell'impresa... sì, in quel momento più che mai sentiva forte il pensiero che aveva avuto nell'accettare quella chiamata alle armi... doveva tornare... doveva uscire da lì e tornare a casa, a sistemare ogni cosa... il ragazzo che era fuggito in preda allo sconforto doveva farsi uomo e tornare.
Sentì la mano di Guisgard poggiarsi sulla sua spalla, ripensò a tutte le parole che il cavaliere gli aveva rivolto, e al tono di profondo e sincero dolore con cui le aveva pronunciate.
Si voltò a guardarlo, finalmente, perchè in tutto quel tempo in cui lo aveva ascoltato in silenzio il suo sguardo era stato perso ad inseguire i bagliori di luce che ondeggiavano incerti sulle pietre irregolari del pavimento.
"Però finchè c'è ancora qualcosa al mondo che amiamo, qualcosa a cui teniamo, allora c'è anche un motivo per combattere, e soprattutto... c'è un motivo per non morire..."
Accennò appena un sorriso, lieve e triste, verso Guisgard.
"E allora il sangue versato non sarà il nostro, perchè sia io che voi abbiamo qualcosa per cui valga la pena di restare in vita!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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