Il gruppo procedeva compatto e guardingo.
Il passaggio si era fatto più stretto e buio, tanto da limitare moltissimo la visivilità.
"Se ci attaccassero ora" pensava Guisgard "saremmo di sicuro spacciati..."
Un assoluto silenzio dominava, rotto solo dal rumore dei loro passi e da quello delle torce che si consumavano.
"Che io sia dannato..." mormorò Dukey "... mi sono fatto coinvolgere in questa storia come un allocco... chissà Bumin dove sarà ora... ci ha presi tutti in giro..."
Di tanto in tanto si udivano strani suoni, simili a richiami di tante voci confuse e grida lontane.
Ad un tratto il passaggio si allargò sensibilmente e dopo un pò il gruppo si ritrovò in un ampio antro, da cui si aprivano ben due passaggi separati.
"Ed ora quale sarà la strada giusta?" Chiese insofferente Dukey. "Che io sia dannato per essermi fatto coinvolgere in questa storia!"
"Padrone ed ora cosa facciamo?
Per seguire le strade ci dividiamo?"
Domandò Iodix.
Guisgard fissò tutti loro, uno ad uno.
"Tre cavalieri..." pensava "... un chierico, un giullare, un vecchio becchino ed una donna con una bambina... dividerci sarebbe un suicidio..."
"Cosa avete deciso, messere?" Chiese il Cappellano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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