"Lo credete davvero?" Chiese Guisgard a Gaynor. "Le tante giovani rese poi martiri da questi pazzi furono catturate tutte nel bosco..."
Quella melodia.
Lenta, cadente, avvolgente, dai toni a tratti solenni, come sorta dall'unione di mille e più voci.
"Da dove giungerà questa melodia?
E' angosciante, questa triste litania!"
Esclamò intimorito Iodix.
"Non badateci..." disse loro Guisgard "... fingete sia solo il vento..."
"Fingere che sia il vento?
Il solo udirla da tormento!"
Rispose il giullare.
"Dov'è finita la tua vivace fantasia?" Chiese Guisgard.
"La fantasia mi vien dal vino, dal cibo e dalle donne!
Questa musica invece mi ispira solo angoscia perenne!"
"Ah, stolto cantastorie che non sei altro!" Esclamò Guisgard. "A corte sei più spavaldo... allora vuol dire che la mia musica coprirà questo lamento..."
E detto questo tirò fuori la sua ocarina e cominciò a suonare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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