Nello stesso momento, una carrozza, rapida, correva attraverso il bosco.
Il mondo all'interno di quell'Inferno sembrava essersi fermato, ma fuori il Sole, la Luna e tutti gli astri del cielo continuavano a scandire lo scorrere eterno e perpetuo del tempo.
Tra i suoi tre passeggeri regnava un irreale silenzio.
Guxio sembrava assorto da oscuri pensieri e guardava costantemente nel vuoto.
Bumin invece fissava Talia.
I suoi occhi sembravano animati da ambigui desideri.
E di tanto intanto accennava un lieve sorriso che pareva nascondere ancor più indicibili bramosie.
Ad un tratto il folto bosco terminò e la carrozza giunse alle porte di Cartignone.
"Ora arriveremo a palazzo..." disse Guxio a Talia "... ricordate solo ciò che è accaduto... sir Bumin vi ha liberata... della vostra prigionia ricordate ben poco... al resto penserò io... e badate di non tradirvi o basterà un mio cenno ed i vostri compagni saranno cibo per ratti!"
Poco dopo la carrozza si fermò davanti al palazzo di Cartignone.
I tre scesero e subito furono accolti da una sorta di corteo, fatto di paggi e servitori.
E accompagnato da alcuni baroni, lord Frigoros corse incontro ai tre.
"Talia, figlia mia!" Disse commosso, stringendo la giovane a sè. "Sarei di certo morto se anche tu mi avessi lasciato come Eileen... tu mi sei cara come una figlia!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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