30-01-2011, 11.38.59
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#1056
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
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L’accogliente e sontuoso palazzo di Cartignone stava assumendo per me l’aspetto del peggiore degli inferni... mal tolleravo i sorrisi di tutti coloro che incrociavo e la sola vista della ricca tavola che il principe aveva fatto imbandire mi causò un profondo senso di nausea.
Sebbene, riflettei, probabilmente ciò era semplicemente dovuto alla mia coscienza, che stava urlando e scalciando forte dentro di me.
Le parole cariche di commozione del principe furono l’ennesima stilettata al mio cuore...
‘Come puoi farlo?’ ringhiava furiosa la vocina della coscienza nella mia testa ‘Come puoi prestarti al loro gioco? Sei una codarda! Una piccola e inutile codarda!’
Ma Guisgard... tentai di ribattere ...e gli altri! Non posso dimenticarli... Non voglio!
La vocina tacque, ma quel logorante senso di colpa non si affievolì affatto.
Ad un tratto, uno stralcio del discorso tra Guxio e il principe fece braccia nella mia mente...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
"Ma, vi è qualche altra cosa che necessita della vostra attenzione" continuò Guxio "e del vostro consenso, mio signore..."
"Di cosa si tratta?" Chiese incuriosito Frigoros.
"Sarà lady Talia stessa a rivelarvelo, mio signore..." rispose Guxio.
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Mi irrigidii.
Fino a quel momento avevo tenuto gli occhi ostinatamente fissi sul pavimento, poiché ero più che certa che non sarei stata in grado di sostenere nessuno sguardo. Tuttavia, ora mi azzardai ad alzare gli occhi verso Guxio...
No... pensai, implorante ...non io! Non farlo fare a me, ti prego!
Lui, però, sfoggiava uno sguardo quanto mai compiaciuto; lo vidi spostarsi discretamente verso di me e le sue parole mi raggiunsero in un soffio...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
"Avanti, tocca a voi... riferite a lord Frigoros che sir Bumin vi ha chiesto in sposa e che, amandolo alla follia, avete accettato... e guardatevi dal tradirvi, altrimenti la testa di un certo cavaliere trafitta dalla sua stessa spada vi sarà servita domani a colazione..."
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Un brivido mi corse lungo la schiena e un cieco terrore mi invase.
Riabbassai rapidamente gli occhi sul pavimento e per un istante non vidi e non sentii niente, soltanto quell’orribile minaccia che continuava a rimbalzare da una parte all’altra della mia mente producendo un frastuono assordante.
“Mio signore...” mormorai infine, con la voce vagamente tremante e gli occhi fissi a terra “Mio principe... io... io vorrei chiedervi una grazia! Vedete... poco fa, durante il viaggio verso Cartignone, sir Bumin mi ha chiesto di sposarlo...”
Esitai, ma avvertivo lo sguardo di Guxio su di me: era tanto truce che quasi lo sentivo bruciare...
Mi inchinai ancora di più, abbassai ancora la testa e, stringendo forte gli occhi, mi costrinsi a soggiungere: “Mio desiderio è accettare! Perciò vi prego, mio principe, concedetemi il vostro consenso e la vostra benedizione.”
Quando la mia voce si spense, un irreale silenzio calò per un istante nella sala... persino la mia coscienza era ammutolita e, in quel breve momento di tregua, mi sentii se possibile ancora più male.
Per un fuggevole istante mi chiesi cosa stesse pensando lord Frigoros, ma non ebbi il coraggio di alzare la testa per scoprirlo: dopo tutto il principe mi conosceva da quando ero nata ed ero più che certa che avrebbe letto la verità nei miei occhi al primo sguardo.
Rimasi così dov’ero, in attesa, con il cuore più peso di un macigno.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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