Nello stesso istante, in un'altra cella, i nostri eroi erano incatenati a delle umide pareti.
"Ah..." mormorò Guisgard mentre riprendeva i sensi "... la testa... sento che mi scoppia..."
"Vi siete ripreso, mio signore!
Che gioia mi sento nel cuore!"
Esclamò Iodix.
"Ah... ma perchè diavolo urli tanto...?" Lo riprese Guisgard. "Ho la testa che sembra un tamburo... ma dove siamo...?" Chiese tentando di guardarsi intorno.
"Siamo stati catturati..." rispose il Cappellano "... Dukey vi ha colpito alle spalle ed in breve ci hanno circondato, costringendoci alla resa..."
"Dukey?" Ripetè stupito Guisgard. "Cane maledett... ah... la testa..."
"Non sforzatevi..." si raccomandò il Cappellano "... avete ricevuto un bel colpo..."
"Quel maiale sa colpire bene a tradimento..." mormorò Guisgard massaggiandosi la testa.
Si guardò poi di nuovo attorno con più attenzione.
"Dove sono lady Gaynor e la piccola Lyan?"
"Lady Gaynor è stata portata via..." rispose il Cappellano.
A quelle parole Guisgard sentì il sangue gelarsi.
"Dove?" Chiese. "Dobbiamo fare qualcosa o quei maledetti..."
E a quelle parole del cavaliere un sinistro silenzio scese nella cella.
"E Lyan?" Domandò Guisgard.
Il Cappellano lo fissò.
"Era una di loro..." rispose "... qualcosa di malefico è stato sempre insieme a noi, sotto le sembianze di quella bambina..."
"Maledetti assassini!" Gridò Guisgard, tradendo rabbia mista a disperazione nelle sue parole.
"Messer Morven aveva ragione e noi torto..." a capo chino il Cappellano "... egli aveva ben compreso la natura malvagia di quella bambina..."
"Padrone, rammentate ora questo ragazzo?
Era anche lui insieme a sir Belven al palazzo!"
Fece Iodix indicando Cavaliere25.
"Si, ricordo..." rispose Guisgard fissando il giovane arciere "... hanno preso anche te... che fine hanno fatto gli altri?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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