Discussione: Marvel: film e fumetti
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Vecchio 08-02-2011, 13.17.34   #24
aleabr
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Riprendo l'argomento per darvi qualche volo veloce sulla materia in modo da capire il mondo mutante all'interno dell'Universo MARVEL.

Gli uomini X nascono dall'esigenza di Stan Lee che nei primi anni '60 vuole fare di alcuni super esseri dei reietti dalla società.

Non come i Vendicatori (eroi assoluti) o come i F4 (visti come numi tutelari di New York) o ancora l'Uomo Ragno (simbolo della nuova linfa giovanile e dinamica) ma dei veri e propri Freaks (come il capolavoro di Browning degli anni '30).

E così nel 1963 nascono i mutanti. Sono inizialmente 5 più il loro mentore cioè il Professor Xavier. Ciclope, Angelo, Bestia, Ghiaccio e Marvel Girl (poi Fenice).

Gli X-men non funzionano come tutte le altre testate super eroistiche Marvel e dopo 65 numeri chiudono baracca. O meglio continuano per altri 30 numeri con ristampe o riletture dei numeri precedenti.

Con il 1974 è la rinascita (mai più affondata) e una nuova filosofia. I mutanti non solo saranno diversi l'uni dagli altri ma saranno il primo vero gruppo super-eroistico Internazionale.

Ecco quindi nascere il concetto degli X-men di generazione.

A tutt'oggi siamo alla 5a o 6a (sinceramente ho perso il conto) e ognuna, tranne la prima era strutturata sull'egida di eroi non solo USA.

Per fare alcuni esempi. I primi 5 X-men già raccontati sono tutti USA con la particolarità di Ciclope nato in Alaska. A questi si aggiungeranno Havok e Polaris ed il Mimo (seppur per un breve periodo).

La seconda generazione nasce da più esigenze. Quella dell'internazionalità, del rilancio dei mutanti e... dal riciclo di super-criminali ed avversari diventati buoni.

Tra questi figurano Wolverine (avversario di Hulk) e Banshee (avversario della prima genesi degli X-men).

A questi due (canadese il primo, irlandese il secondo), si aggiunsero nuovi mutanti quali Thunderbird (pellerossa, defunto al 2° o 3° numero dopo la rinascita), Sole Ardente (nipponico), Tempesta (Kenia), Colosso (Russia) e Nightcrawler (germania).

Il dado era stato tratto. Da allora i mutanti sarebbero solo andati ad accrescere la propria fama (e le vendite della casa delle idee) per arrivare tra la fine degli '80 e gli inizi dei '90 il fumetto più letto d'America!

Quindi da reietti e falliti editorialmente ai vincitori della scommessa su tutto e tutti.

Gli elementi d'attrazione: la poliedricità, la varietà internazionale e le trame sempre più intricate hanno fatto sì che gli X-men di Lee-Kirby fossero indovinati già a suo tempo.

Per ironia del caso... il capo storico degli X-men è uno Yankee dell'Alaska (Ciclope) ma il più celebre uomo X è canadese... Wolverine.

Oggi, a somma di generazioni ed aggiunte sgranate via via il numero degli X-men è arrivato oltre più di quanto potessero solo sperare Lee e Kirby.

In ogni caso gli adattamenti cinematografici hanno completamente reimpastato tutte le generazioni e quindi la storia narrativa originale creando de-facto una realtà parallela.

That's All Folks.
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"La vita sono le corse, tutto il resto è attesa"
Jean Behra
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Il Levriere è l'ultimo dei Draghi
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