Il Cavaliere Vermiglio ascoltò con attenzione Cavaliere25.
“Ho visto che sei un bravo giovane…” disse “… leale, valoroso e ho compreso che tieni davvero alla vita della mia Giselide…”
Gli sorrise, dandogli una pacca sulla spalla.
“Papà, grazie!” Esclamò felice Giselide.
“Ora torneremo a casa…” disse il cavaliere a sua figlia “… sono stato lontano dalle mie terre per troppo tempo.”
“Prima posso salutare Cavaliere25?”
“Certo.” Rispose il Cavaliere Vermiglio per poi allontanarsi dai due giovani.
“Siamo giunti alla fine di quest’avventura, messere…” fece Giselide rivolgendosi a Cavaliere25 “… io… io vorrei ringraziarvi di tutto… sapete… quando eravamo nel covo di quei pazzi… si, guardando il vostro volto ho trovato la forza di non morire per la paura… grazie, messere…”
Gli diede allora un dolce bacio sulla guancia e gli sorrise.
“Spero che un giorno tornerete a trovarmi…”
Fissò il giovane arciere per qualche istante e poi raggiunse suo padre.
E si voltò di nuovo per sorridergli ancora.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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