Guisgard non replicò a quelle dure parole di Gaynor.
Si fermò solo un momento per ascoltarla, per poi riprendere a camminare verso le scuderie.
Un fresco vento soffiava attorno a lui, scuotendo i rami degli alberi.
La campagna di Cartignone appariva bellissima come forse non lo era stata mai.
L'aria era pulita e profumata e le colline tutt'intorno correvano indisturbate per miglia e miglia, tra isolati castelli sperduti in lontananza ed anguste stradine che a fatica attraversavano quel paesaggio dai tratti fiabeschi.
"In un addio, ciò che si lascia ci appare sempre più bello..."
Questo pensiero attraversò la mente del cavaliere, mentre tornava nelle scuderie.
E nel vederlo il suo cavallo lanciò un nutrito, come a volerlo salutare.
"Sono qui, amico mio..." mormorò Guisgard accarezzandolo "... sembra che solo per te ci sia gioia nel rivedermi..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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