Passeggiando nel giardino, mi ero assorta tra le ombre del passato e qualche timore per il mio sempre incerto futuro. Ero tanto pensierosa che quasi non udivo i rumore i provenire dalla taverna, dove la gente vociava e cantava, cercando distrazione dall'atmosfera grave che si respirava in quel palazzo.
Improvvisamente un suono, una sensazione, una lenta malinconia mi travolse. Quasi irresistibilmente. La seguii, curiosa. Si snodava lasciando chiare tracce nell'aria profumata.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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