Si dice che un suono, un eco, come un sospiro o un pensiero, siano capaci di trasportare frammenti dell’anima.
Nell’incanto di quella sera, silenziosa ed enigmatica, il suono di quell’ocarina attraversava il verziere, mentre le scintillanti stelle restavano mute a guardare.
Ad un tratto quel suono cessò ed il cavaliere aprì gli occhi, fissando il vuoto davanti a sé.
Ed in quel momento, qualcosa attraversò i suoi occhi.
Forse un nome, un’immagine. O forse un sogno.
Melisendra era alle sue spalle, nascosta tra i vigorosi arbusti del giardino e l’oscurità della sera, attirata lì dal suono dell’ocarina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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