Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 04-04-2011, 01.25.21   #148
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Rimasi impassibile mentre il duca si alzava e sollevava il calice. Persino la sua mal velata allusione alla mia evidente insofferenza mi lasciò del tutto imperturbabile... ormai ero, in qualche modo, abituata alla sua discutibile ironia e ben poca presa avevano su di me le sue insinuazioni.
In silenzio lo guardai uscire dalla sala e sospirai, mentre un ricordo faceva lentamente breccia tra i miei pensieri...

Pioveva quella sera, pioveva come se non dovesse smettere più.
Io, in piedi di fronte alla finestra, osservavo le gocce d’acqua rigare il vetro, formando mille e più disegni che nella mia testa assumevano i più svariati aspetti. Ad un tratto udii dei passi alle mie spalle, ma non mi voltai: sapevo chi era.
“Ho notato che sei sempre molto triste quando piove...” disse lentamente lord Rauger.
Io non risposi e i miei occhi continuarono a seguire i giochi di quelle gocce sul vetro.
“...anche se, probabilmente, da qualche mese ormai la tua tristezza ha poco a che vedere con la pioggia o con il sole!” soggiunse allora, scrutandomi.
Sospirai...
“Mi rincresce, milord!” mormorai, pur restando immobile.
Lui sorrise appena: “Ti rincresce? Ah, bambina mia... se solo tu sapessi...”
“Che cosa, milord?” domandai, ma meccanicamente poiché ben poco ritenevo mi importasse ormai, da quando lui se n'era andato, di qualsiasi cosa riguardasse i Taddei.
L'uomo fece una breve pausa prima di rispondere...
“Vi sono storie e leggende che riguardano la mia stirpe di cui non ho mai avuto il cuore di parlarti... e tuttavia credo che sarebbe tuo diritto conoscerle ormai, dato che adesso nel bene e nel male riguardano anche te!”
Qualcosa, nel suo tono più che nelle sue parole, risuonò nella mia mente e mi svegliò da quella sorta di dolente immobilità.
Mi voltai e lo guardai negli occhi: “Vi ascolto!” dissi.
Lui mi osservò per un istante, poi scosse la testa: “Non questa sera! Questa sera vedo già troppi pensieri cupi agitarsi nei tuoi occhi!”
Tornai a guardare la pioggia, dunque, e lui fece altrettanto. Restammo così per qualche minuto, uno vicino all’altra ma ciascuno immerso nei propri pensieri... infine lui sospirò e tornò a guardarmi.
“Perdonami!” disse, sollevando una mano e carezzandomi piano i capelli “Perdonaci per tutto ciò che ti abbiamo fatto..."
Dopo di che si voltò e uscì dalla sala.
Quella fu l'ultima volta che gli parlai, quella stessa notte il suo corpo senza vita fu ritrovato nei giardini del palazzo.

Quel pensiero mi attraversò la mente e si infranse quando Icarius, uscendo, sbatté la porta dietro di sé.
Sollevai così gli occhi e tornai a scrutare le persone che avevo di fronte...
“Capitano Monteguard...” dissi allora, con il mio consueto tono che celava il più fermo comando sotto la più squisita gentilezza “E’ un piacere avervi alla nostra tavola! Non volete, voi che siete il solo ad averne facoltà, informarci sulla posizione dei nostri nemici e sulla nostra? Poiché questo, credo, interesserà i nostri ospiti appena giunti, certo più che gli svaghi di caccia di Sua Signoria!”
Sorrisi affabile, ma tutt'altro che divertita.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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