La zingara si abbandonò ad una sgradevole risata.
“Il futuro…” disse “… che sia intriso di sangue o illusioni è ormai inevitabile! Vuoi venire con me? La mia bambina è morta tempo fa… dai, mi farai compagnia…”
E la sua risata sembrò assumere un eco sinistro ed innaturale.
Rise forte, sempre più forte, mentre la sera prendeva, pian piano, il posto del crepuscolo.
Dafne allora sentì una cupa disperazione nascere dentro di lei e avvertì un’irrazionale volontà di fuggire via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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