Raccolsi le idee, mentre aspettavamo fuori dalla sala delle udienze.
Ero un po' inquieta, quelle sale mi opprimevano, l'atmosfera generale mi sembrava incombere e nascondere nuove visioni. Il capitano aveva ragione... non dovevo farmi influenzare dai secoli di storia celati tra le pietre di quell'antica dimora.
Un pensiero mi attraversò la mente, mentre camminavo nervosamente accanto a una finestra: "Ti troverò, Gouf... fosse l'ultima cosa che faccio."
Espiare non è mai semplice, ma forse il Cielo misericordioso avrebbe perdonato tutti quei peccati che io non riuscivo a perdonare a me stessa.
Nella sala risuonava il rumore delle mie scarpine sul pavimento lucido e il tintinnio della spada del Capitano Monteguard contro la cotta, mentre aspettavamo.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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