Pasuan fissò la torre mentre il crepuscolo cominciava ad avvolgere ogni cosa.
Il ricordo dei momenti passati lì con Dafne era ancora vivissimo.
L’eco della sua voce, la luce dei suoi occhi.
E poi la carezza sul suo volto, la sua pelle come la porcellana, il profumo dei suoi capelli.
“Vorrei andare via da Capomazda…” disse tra sé “… non sarei mai dovuto venire qui…”
Accarezzò il suo cavallo e sorrise malinconico.
“Quante donne hanno attraversato la mia vita…” mormorò “… tante che non ricordo nemmeno i loro nomi… eppure fino a pochi giorni fa non era così… fino a quando non è arrivata lei…”
Cominciò ad avvicinarsi alla torre, tirando il suo cavallo per le redini.
Accarezzò le nude pietre della torre e sospirò.
Ma, guardando a terra, si accorse di alcune gocce di sangue.
Legò il suo cavallo ad un ferro arrugginito e portò la mano sulla spada.
Un attimo dopo entrò nella torre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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