Il cucciolo di drago sguazzava nell’acqua della fontana, tenendo fra i denti un piccolo ramo preso chissà dove.
Agitava a destra e sinistra la testa, schizzando ovunque l’acqua e sempre stringendo il ramo in bocca.
Si immergeva e riemergeva, per poi accanirsi per gioco su quel ramo che sembrava essere diventato il suo compagno di giochi.
Ma a furia di stringere, il ramo, pur se abbastanza massiccio, finì per rompersi tra le acerbe fauci del draghetto, che restò un attimo stupido dalla fine fatta da quel suo primo giocattolo.
Ma appena vide Talia, saltando fuori dalla vasca, le corse incontro, quasi a volerla salutare con i suoi strani versi.
Kodran giocò prima con l’orlo della sua gonna, per poi sdraiarsi a pancia sotto, scodinzolando, come ad attendere le coccole della sua padrona.
“Ma… è incredibile! Non ho mai visto un animale simile!” Disse Matthias stupito. “Che cosa è? Dove l’hai trovato?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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