Presi il codice in mano. Lo nascosi sotto la tonaca e lo tenni stretto a me con tutte le cure come se fosse un neonato.
Mi avviai lungo il corridoio cercando l'abate Ravus e pensando a quanto stesse accadendo.
"La porta dovrebbe essere quella" dissi tra me e me. Provai a bussare una volta,..una seconda volta...una terza volta con più forza..ma nessuno mi invitò ad entrare. Afferrai la maniglia. La porta si aprì con poca fatica. La stanza era illuminata dalla luce di alcune candele. Vidi l'ombra sul muro e volsi lo sguardo in direzione dell'unico rumore che sentivo. Un respiro affannoso proveniva dalla mia destra. Vidi un uomo chino su una scrivania
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