“… sua signoria è vivo solo per miracolo…”
Quelle parole risuanavano nelle orecchie di Morrigan come se venissero da una distanza infinita. Tutta la scena le scorreva davanti agli occhi come una rappresentazione in teatro. Lei era distante, persa in quel pensiero, in quel ricordo che così violentemente le era tornato alla mente.
"...quando chi era morto tornerà in vita
l'aquila s'involerà nell'ultima salita..."
... l'aquila è qui, allora... è vicina... se devo credere a questi segni, lui è vicino...
Suo malgrado, a questo pensiero provò un brivido. Non era mai stata così prossima a trovare quello che cercava, ed ora che finalmente, dopo tanto viaggiare, aveva avuto un segnale, anche se flebile, adesso che tutto ciò che aveva desiderato cominciava ad avere forma reale, Morrigan pensò di poter avere paura... paura di se stessa, del suo stesso desiderio... perchè... ciò che non desideri potresti lì trovare... così le era stato detto!
Osservò Icarius, il suo sguardo smarrito, quegli occhi così sprezzanti che aveva conosciuto a Capomazda che adesso vagavano su quei loro volti in cerca di risposte o di ricordi... così sei tu... pensava, guardandolo con sempre maggiore attenzione... chi lo avrebbe mai detto?... il mio destino legato a quello di un nobile arrogante e viziato, che adesso non sa nemmeno cosa fare di se stesso!... che strani scherzi del Fato!... così sei tu quello che doveva farmi trovare la via, la via che cercavo da quasi un anno... la mia strada legata ad un ducato in tracollo, il cui capo non ricorda nemmeno il proprio nome... e a quel pensiero, immediatamente le sovvenne che in fondo, il Destino era ben più saggio degli uomini e delle loro profezie... Icarius era stato chiamato a difendere le sue terre da colui che voleva usurparle... in fondo sembrava fin troppo giusto che grazie all'incontro con quell'uomo lei potesse giungere a vendicare chi, a suo tempo, aveva commesso lo stesso reato usurpando un altro ducato.
A quel punto la sua attenzione cadde su Lho, mentre l'attenzione generale di tutti si riversava sull'erede dei Taddei.
Era un uomo fiero, dallo sguardo nobile e sicuro. Morrigan lo studiò con interesse. Come aveva fatto quell'uomo a riconoscere in Icarius il signore di Capomazda? Egli non era giunto che da pochi giorni a Capomazda, eppure il cavaliere lo aveva presentato a loro con il suo titolo... e di certo mancava da molto tempo dalla capitale, se August e i suoi uomini non avevano dato segno di conoscerlo... che uomo strano... che uomo interessante... forse lui potrebbe dirmi qualcosa...
Così, mentre August e i suoi si accertavano della salute di Icarius, Morrigan si avvicinò al vecchio cavaliere.
"Una terra senza eredi è una terra senza futuro..." mormorò appena gli fu accanto "voi oggi avete reso un prezioso servigio a Capomazda, signore! Mi chiedo se, nella vostra immensa cortesia, sareste in grado di rendere un servigio altrettanto grande a me..."
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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