Non è solo un problema legato alle bestie ma anche una questione di igiene di dove si vive. Le bestie non hanno un senso igienico, ma noi dovremmo. Con tutto che un animale randagio è pericoloso per se e per gli altri. Mio padre travolse un Maremmano nella nebbia sull'autostrada. Con tutto ciò che rischiò di passare. L'animale morto triturato, la macchina i danni che non ti dico, lui ha rischiato di morire!
Un gatto seppur piccolo è ugualmente pericoloso.
Altro fattore le malattie che possono prendere e che possono passare a noi e ai nostri bestioli non randagi: rabbia in primis.
Cercare di contenere e cancellare il randagismo non è solo una questione di salute ma di molto di più. E non è neppure troppo impossibile. Basterebbe che la gente tenesse le proprie bestie senza considerarle passatempi temporanei e assumendosi le proprie responsabilità
Del resto se c'è chi paga al mercato nero cifre esorbitanti per avere animali esitici vietatissimi, cosa vuoi che possano comprendere della sanità di un luogo e di quanto sia importante non abbandonare canidi o felidi?
E siamo in Italia, nel 2011 e nessuno è più analfabeta... evidentemente non bastava questo come deterrente...
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"La vita sono le corse, tutto il resto è attesa"
Jean Behra
'l'immagine è tutto, la sete è Zero'
'L'Animazione: una Musa calunniata" (2003)
Il Levriere è l'ultimo dei Draghi
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