"Il mio viso deve rimanere coperto per molto tempo da questo velo, non ho pianto il mio povero marito per troppo, è ora che io faccia la moglie non la pazza visionaria" risposi.
Sorvolai sulla domanda che mi aveva fatto, feci finta di non udirla ma mi misi a camminare e lui mi seguì. Non avrei potuto dire:
"certo, accompagnami finchè vuoi, mi fa molto piacere!" ma potevo non rispondere facendo finta che quella domanda inopportuna non fosse stata posta...
Intanto camminavamo, io procedevo lentissima come per allontanare il momento del commiato. Forse avevo solo poca voglia di rimanere sola.
"Posso chiederti una cosa che mi sta molto a cuore?" mi fermai e gli poggiai una mano sull'avambraccio come se volessi fargli capire che ciò che gli avrei detto era una sorta di confidenza
"Tu sei un cavaliere vero? Anche mio marito le era, lo conoscevi? Tu sai com'è morto? Non ho che un vago ricordo di quel momento e non so chi venne ad annunciarmi quella sventura. Poi entrai in un tunnel del quale anche tu facesti parte... che brutti momenti!"
Mi accorsi di averlo sorpreso con quella domanda ma mantenni gli occhi fissi, indagatori, nei suoi
"Ti prego, dimmi ciò che sai, ne ho bisogno per andare aventi" aggiunsi.
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
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