Morrigan dall’alto delle mura fissava la quiete della sera che ricopriva la vasta e fertile campagna circostante.
La foschia si avvertiva appena ed era possibile ancora riconoscere i piccoli borghi in lontananza, illuminati sulle pendici dei monti lontani, le cui austere sagome si confondevano con l’orizzonte sterminato.
E mentre Morrigan era rapida da mille e più pensieri, udì qualcuno che cantava.
“Conosco un cavaliere, Ghemil si chiamava
ed una donna sopra ad ogni cosa lui amava!
Per lei piantò un giardino con mille e più fiori,
e i petali raccoglieva per curar di Amore i dolori!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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