L'atmosfera tetra non mi faceva dormire.
Quell'anziana donna e le sue poco rassicuranti parole mi avevano messo sul chi vive.
Esaminai la stanza e i suoi arredi.
Pesanti e scuri tendaggi pendevano dal baldacchino. Le cassapanche erano state riempite di vestiti e veli che chissà a chi erano appartenuti. Una vecchia specchiera rifletteva la luce della piccola candela. Pettini, spazzole, flaconi di vetro contenenti misteriosi unguenti e ampolle opache. Una brocca con acqua fresca e dei calici.
Mi sedetti su uno scranno e rimirai le vecchie ampolle sbeccate.
Afferrai una coperta e ne deposi una al suo interno. Poi la colpii con un pesante arredo.
Un rumore attutito di vetri infranti.
Scelsi con accuratezza alcune schegge e mi sbarazzai del resto. Una era perfetta... non troppo lunga, ma spessa e affilata. La nascosi vicino al letto, dove mi sarebbe stato possibile afferrarla in caso di pericolo.
Mi spogliai e mi accoccolai sotto le coperte.
Le ombre danzavano intorno a me.
Sprofondai in un sonno senza sogni.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
|