Gouf fissò Melisendra mentre parlava.
Poi, all’improvviso, prese la sua mano e la fasciò con un lembo della sua tunica.
“Sei cambiata…” disse “… e questo ti rende debole…”
Fece cenno ai suoi e ripartirono.
Non disse nulla per tutto il viaggio.
Sembrava preda di mille pensieri.
Giunsero poi al castello di Cimarow.
Gouf fece cenno ai suoi servitori e questi condussero Melisendra nella sua stanza, dove trovò alcune serve pronte a medicarle la ferita alla mano.
Quando ebbero finito, le serve uscirono ed entrò la vecchia servitrice.
“Guardati dalla ragazza!” E si abbandonò a quella sua grottesca risata, per poi andare via, lasciando Melisendra da sola con la sua inquietudine.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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