La giovane e misteriosa Sayla attraversava lo stretto sentiero che, pian piano, divenendo strada sarebbe poi giunto fino a Capomazda.
Un asciutto vento soffiava sulla campagna e sembrava condurre con sé sinistri presagi.
La ragazzina continuò a percorrere quella via, tra sterpi e rovi, fino a quando si ritrovò nel borgo.
Poco dopo aveva già raggiunto la monumentale Porta dei Leoni, che dava accesso alla cittadella fortificata.
Ed al suo arrivo, quasi come segno di un destino tanto fatale, quanto indecifrabile, Sayla udì i rintocchi della campana provenienti dalla Cappella della Vergine.