Gouf ascoltò con attenzione le parole di Melisendra.
“Io non sono un nobile signore…” disse “… non ho nulla in comune con la gente contro cui combatto, o alla quale offro i miei servigi… ricordalo…”
Si alzò e raggiunse la finestra, fermandosi a scrutare le tenebre che pian piano si dissipavano con l’albeggiare.
“Che guerriero è?” Chiese “I Taddei sono tutti formidabili cavalieri… lui è degno di tale fama?”
Restò un attimo in silenzio.
“Sotto il letto si trova il pugnale che stai cercando…” aggiunse “… la frusta invece è ancora intrisa del sangue di quel ragazzino e macchierebbe il tuo bellissimo vestito…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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