Lanciai un'occhiata gelida all'uomo.
"Affidarmi la vostra anima? E voi credete che con me essa sia al sicuro?" emisi una risatina sarcastica. Nella mia mente si accavallavano pensieri e ricordi di un passato che avrei voluto poter rivivere per cambiare le sorti mie e dell'uomo che amavo..
"Tenetevela stretta la vostra anima. E' l'unica merce di scambio che potete offrire a Dio in cambio di un posto tra i beati. Io non potrei offrire la mia: voi mi avete giudicata pia...ma ammetto..potessi solo togliere liberarmi di questo fardello non voluto..." Non conoscevo il motivo del perché mi sentii di confidare questo mio cruccio all'uomo...dovevo liberarmi di quella zavorra che mi teneva legata ad un volere non mio.
"signore, il male imperversa. Se voi sapete qualcosa su questa maledizione dovete mettermi al corrente. Voglio essere di aiuto, agire e non perdere tempo a pregare. Quello lo farò prima di coricarmi. Ora voglio essere parte attiva in questa vicenda!"
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