Sorrisi. Era così pazza che quasi mi piaceva.
"Non è il caos che mi preoccupa, ma chi lo alimenta", sussurrai. "D'altro canto... non ho mai pensato che essere come sono fosse una benedizione. Siamo creature del caso, che ci piaccia o no. E quello che facciamo raramente conduce alla felicità."
Tamburellai con le dita sul bracciolo della poltrona.
"Sapreste dirmi cosa ha scatenato questo improvviso fermento tra le mura del castello?" Avevo i miei dubbi, ma forse aveva visto qualcosa o sapeva chi lo avesse provocato.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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