Una pena indicibile calò su di me.
Una pena simile a una gelata che distrugge ogni germoglio di speranza.
Non avevo parole, ma mi sforzai di pronunciarne qualcuna.
"E' peggio di quanto pensassi..."
La mia mente ancora si rifiutava di accettare la visione; quella donna mi aveva mostrato qualcosa che da solo era valso a farmi prendere una decisione.
La mia mente iniziava a pianificare lo sviluppo degli eventi e a prefigurare bivi, piani, scelte da compiere. L'addestramento a cui ero stata sottoposta riemergeva e mi offriva le armi da usare contro coloro i quali ci avrebbero trascinati in quel caos.
Attentare alla vita del Lord? Uccidere Gouf?
Alternative rischiose. Strade che una volta imboccate mi avrebbero condotta alla rovina e a una lenta morte.
C'erano alternative? Forse. La verità, a volte, è l'arma più disarmante.
Ma anche in quel caso avrei dovuto essere estremamente cauta.
Nauseata, mi alzai ed uscii di getto nei corridoi, corsi fino al cammino di ronda sulle alte mura. Quasi senza fiato, con le guance arrossate, mi guardai intorno. Ero quasi certa che, da qualche angolo dell'orizzonte, avrei visto levarsi del fumo grigio di sventura, rovina. Morte.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
|