L’avevo visto passare e l’avevo seguito... non sapevo perché: normalmente non l’avrei fatto, ma d’altra parte normalmente lui non era mai rimasto tanto a lungo a Capomazda da quando c’ero arrivata io!
Entrò nel corridoio dei ritratti ed io continuai ad andargli dietro, ad una qualche distanza... la parte razionale della mia testa si opponeva, sapeva che presto o tardi mi sarei pentita, sapeva che ogni volta che avevo tentato di spingermi oltre il confine avevo finito con il farmi male ed era certa che quella volta non sarebbe stata diversa... ed anche io ero assolutamente convinta di questo. Eppure ero lì, ero lì spinta da chissà cosa.
Ad un tratto si fermò ed anche io mi fermai... e mi stupii notando il ritratto che stava guardando.
‘Ti farai male!’ ripeté quella vocina nella mia testa ‘Ti farai molto male... di nuovo!’
Poi all’improvviso, troppo in fretta perché io potessi scappare o nascondermi, si voltò e mi vide...
Rimasi in silenzio per un attimo, immobile e incerta sul da farsi... poi decisi che non gli avrei lasciato il vantaggio di parlare per primo.
“Che cos’è accaduto?” domandai con voce ferma, fredda e forzatamente noncurante “Nel cortile con quell’uomo, intendo... chi è?”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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