Talia si voltò per andare via, mentre ancora le dita della sua mano sfioravano quella lettera.
Ma ad un tratto lui le prese per mano, impedendole di andare.
“Credi…” disse Icarius “… credi che si possa amare qualcuno anche senza conoscerlo? Amare qualcuno anche senza averlo mai incontrato prima? Fissarlo negli occhi e comprendere che c’è qualcosa che vi unisce?”
Diceva queste cose, senza lasciarle la mano.
“Io…” continuò “… io vedo ogni cosa che mi circonda per la prima volta… questo palazzo, le sue statue ed i suoi simboli… per me tutto è senza significato… coloro che mi circondano sono per me degli estranei… tutti… tutti tranne te… e percepisco la tua indifferenza, il tuo distacco… dici di non odiarmi… eppure… eppure il tuo sguardo è freddo… e questo palazzo… ne avverto la solitudine, l’angoscia… ed il saperti così distante non fa altro che aumentare queste sensazioni… Talia, io…”
In quel momento qualcuno giunse dall’altra parte del corridoio e vide Icarius che stringeva la mano di Talia.
“Va tutto bene, Talia?” Chiese Matthias avvicinandosi ai due.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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