Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 06-05-2011, 02.50.21   #653
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Siete così carina” disse Icarius sollevando, delicatamente, con una mano il volto di Dafne “eppure parlate a capo chino.”
Le sorrise ed aggiunse:
“Deve essere una persona speciale quel cavaliere, se ha deciso di restarvi accanto in un momento così importante per voi… ma anche il capitano è un uomo in gamba e sa il fatto suo… sono certo che quando sarà il momento libererà il vostro amico e quel cadetto… perché non vi recate nella nostra Cappella della Vergine per pregare?” Indicandole il sacro edificio. “Vedrete che tutto si risolverà. Ora scusatemi, ma devo andare… i miei omaggi, damigella.”
“Come invidio quel cavaliere, la cui vita preme tanto a quella ragazza…” pensava mentre si allontanava “…e nessuno dovrebbe soffrire per le pene d’amore… posso ben dirlo io…”
Icarius giunse in caserma.
Nel vederlo i soldati presenti salutarono subito il proprio signore.
“Vorrei vedere il capitano.”
“Vi accompagno da lui, milord.” Fece una guardia.
“Mio signore…” stupito nel vederlo Monteguard “… a cosa devo quest’onore?”
“Salute a voi, capitano.” Sorridendo Icarius. “Mi occorrevano un paio dei vostri uomini per regolare una certa faccenda.”
“Tutti gli uomini sono a vostra disposizione, milord.”
“Non vedo però quelli a cui avevo intenzione di affidare quella certa cosa…”
“Dunque avete già deciso chi scegliere.”
“Si, sir Pasuan ed un cadetto…non conosco il nome, ma il volto si e qui non lo vedo...”
”Impossibile, milord!” Scuotendo il capo Monteguard. “Quegli uomini sono agli arresti!”
“Hanno commesso qualche grave reato?”
“L’essere indisciplinati è sempre una grave colpa, mio signore!”
“Comprendo…” fingendosi rassegnato Icarius “… siete uomo troppo esperto perché io possa criticare le vostre scelte… sapete che vanno benissimo i miei allenamenti?” Cambiando discorso. “Sir August è un valente maestro ed anche il buon Lho sa il fatto suo. Ormai ho ripreso tranquillamente a tirare di spada ed a tendere l’arco!”
“Me ne compiaccio, milord.” Sorridendo il capitano. “Nessuno può essere più felice di me nell’udirvi raccontare queste cose. I Taddei sono da sempre grandi guerrieri ed anche voi non potevate aver dimenticato la vostra abilità con le armi.”
“I greci affermavano” prendendo una delle mele che il capitano aveva in un cesto per la sua colazione “che anticamente gli esseri umani erano per metà uomini e per metà donne. Poi peccarono contro gli dei e Zeus li punì… divise ogni essere dalla sua metà e da quel momento l’umanità trascorre la propria esistenza nel cercare la parte perduta… il mito dell’anima gemella. Affascinante, non trovate? Immaginate di dividere questa mela in due parti… esse poi, ricomponendola, combacerebbero alla perfezione!”
“Si, gli antichi erano molto saggi, milord.” Rispose il capitano, cercando di comprendere dove volesse arrivare il suo signore.
“Eh… l’amore…” sospirò Icarius “… è la più grande forza che muove l’intero Creato… vi andrebbe di vedermi all’opera? Magari con arco e freccia?”
“Sarebbe una gioia, milord!” Rispose Monteguard.
“Scommettiamo che riesco a spaccare proprio questa mela al primo colpo?” Mostrando il frutto al capitano. “Scommettiamo la libertà dei due prigionieri?”
“Spaccate questa mela, milord” sorridendo il capitano “e poi ne riparleremo.”
I due, sotto gli occhi dei soldati incuriositi, si recarono nello spiazzo che sorgeva dietro la caserma, dove solitamente si addestravano i cadetti.
Uno dei soldati portò la mela su un treppiedi.
“Troppo lontana, milord?” Chiese Monteguard.
“Fatelo arretrare di altri dieci passi, grazie.” Rispose Icarius, intento a sistemare il proprio arco.
“Vedo che siete sicuro di voi!” Disse Monteguard, facendo cenno al soldato di arretrare ancora.
Icarius allora tese l’arco fino al suo orecchio ed un attimo dopo scoccò il dardo verso quella mela, spaccandola in due parti uguali.
“Fantastico, milord!” Gridarono alcuni soldati.
“Ora tocca a voi, capitano, ricomporre le due parti della mela!” Esclamò divertito Icarius.
“Liberate i due prigionieri!” Ordinò il capitano ai suoi. “Liberateli dando loro forti pedate, in modo che se la ricorderanno bene questa lezione!”
“Vi sono debitore, capitano!” Esclamò Icarius prima di andare via.
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