“Piacere, Pascal!” Disse Icarius accennando un inchino scherzoso. “Mi sa che io e te dovremmo farci una lunga chiacchierata, sai!” Avvicinandosi al gatto mentre questo saltellava sul muretto del giardino. “Ti rivelerò un segreto, amico mio…” fingendo di parlare sottovoce al gatto, ma fissando sorridente Talia “… sai, io sono follemente innamorato della tua bella padrona, ma lei, chissà poi perché, non sembra fidarsi troppo di me… tu che la conosci bene, Pascal, dimmi cosa devo fare per conquistarla? Non so… come ama trascorrere il tempo? Cosa fa nelle giornate di pioggia? Ed in quelle di Primavera? E soprattutto dimmi se vedi nei suoi occhi, quando scorge la mia figura, quella luce che i poeti descrivono per le eroine innamorate dei romanzi! Dammi una mano tu, Pascal!”
Si alzò allora, mentre il gatto si nascose nei cespugli.
“Ora ho un valido alleato, gioia mia!” Esclamò Icarius. “Attenta quindi!” E sorrise.
Fissò poi le stelle.
“Davvero non abbiamo mai visto le stelle insieme? Allora capisco perché ho dimenticato tutto il mio passato… perché non c’era niente per cui valesse la pena ricordarlo…” mormorò fissandola negli occhi “… ora vieni con me a vedere la mia Matys?” Sorrise di nuovo. “Dai, lei non si lascia avvicinare da me… dimmi, hai mai galoppato nella sera?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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