Musica, aria divina...
Si levava lenta nella notte. Lenta ed inspiegabile. Morrigan fissò le guardie e vide che erano intente a bere e a scherzare. Non avevano udito nulla?
Ma lei sì.
Così, come seguisse l'incanto di quella notte, prese a seguire quelle note. Non sapeva da chi provenissero, nè dove l'avrebbero portata, ma in fondo, da quando era giunta a Capomazda, era forse accaduto nulla di quanto ella stessa aveva preventivato? E avrebbe visto e conosciuto così tante cose se avesse sempre e soltanto seguito i suoi piani? In fondo la sua curiosità l'aveva fino a quel punto portata a vedere ciò che agli occhi degli altri era sempre rimasto celato. E chi era poi lei per rifiutare l'invito di quella notte così densa di pensieri? Ed in ogni caso, aveva sempre Samsagra accanto a sè, nel caso in cui fosse stato un demone e non un angelo a suonare così dolcemente nell'oscurità.
Pensando tutte quelle cose in un solo istante, Morrigan seguì quel suono lungo le alte e robuste mura della città.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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