Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 11-05-2011, 04.29.24   #699
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
I due cavalli si lanciarono al galoppo, prima attraverso la campagna, poi fino ai margini del folto bosco.
Il crepuscolo già ricopriva ogni cosa quando Icarius e Talia raggiunsero quel lussureggiante bosco.
Il vento era calato ed ora il suo soffio era mite e l’aria, limpida e profumata, rendeva il cielo, che andava a specchiarsi nell’imbrunire, già chiaro delle prime stelle della sera.
In lontananza andavano spegnendosi, nell’incanto della sera, le luci del borgo e dietro la corsa dei due cavalli si mostrava ormai solo un luminoso alone dorato che sembrava riflettersi tra il cielo e la terra.
Talia era davanti e galoppava libera, come forse da tempo non lo era più stata.
Icarius la seguiva poco dietro, sorridendo e chiamandola a gran voce.
“Corri, corri, milady!” Diceva “Ma non riuscirai a starmi davanti ancora per molto! Avanti, Matys, raggiungiamoli!” Spronando poi la sua cavalla. “Dimostriamole cosa sa fare un cavaliere capomazdese quando è in sella ad un cavallo di Sygma!”
Incitò allora ancor di più la sua cavalla, tanto che questa aumentò la sua corsa, raggiungendo Talia ed il suo cavallo.
“Allora, lady so tutto io? E’ tutto qui quello che sai fare? Anche stavolta Ippomene sembra abbia raggiunto Atalanta!” Scherzò raggiante Icarius, affiancando Talia. “O forse preferivi essere Dafne che fugge Apollo?” E rise di gusto.
Ma proprio in quel momento Matys aumentò improvvisamente l’andatura, superando di slancio Talia ed il suo cavallo.
“Ehi, va bene così!” Esclamò Icarius. “Li abbiamo raggiunti, non occorre galoppare così velocemente!” Tentò allora di fermare la corsa della sua cavalla, tirando con decisione le redini, ma Matys cominciò a scalciare con forza.
“Ma cosa ti prende?” Urlò Icarius, mentre la sua cavalla si dimenava e saltava come un ossesso.
Quella strana danza tra i due continuò per un pò, fino a quando Icarius fu sbalzato via e rotolò rovinosamente nel terreno.
E solo quando si liberò del suo cavaliere, la cavalla sembrò tranquillizzarsi, arrestando finalmente la sua indomita foga.
Tutto questo mentre Icarius giaceva accanto ad essa senza muoversi, come se avesse perso i sensi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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