“Sono come il vento che spira tra le mura di questo posto.” Disse Guisgard divertito. “Che si aggira inquieto fra le torri, quasi a lambire il cielo. Si sa da dove arriva, che sia zefiro, maestrale o scirocco, ma non dove è diretto. Il vento puoi sentirlo, toccarlo, lasciarti accarezzare dal suo alito, ma non puoi imprigionarlo. Il vento è libero.”
Fissò Morrigan facendole l’occhiolino.
“Ora perdonate, milady…” aggiunse “… sono atteso in un luogo. Vi chiederei di seguirmi, ma temo che quel posto non sia adatto ad una ragazza come voi.”
Sorrise e mostrò a Morrigan un profondo e scherzoso inchino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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