La notte su Capomazda.
La foschia avvolgeva ogni cosa, rendendo sbiaditi e velati i contorni e le forme di quell’antico e nobile mondo.
Un profondo silenzio regnava ovunque, tra le strade e le case del borgo che circondava la cittadella fortificata dei duchi.
Un figura avvolta da un austero mantello attraversava le strade solitarie, mentre l’umidità della notte scendeva tutt’intorno.
Morrigan la seguiva qualche passo più indietro, mentre quella figura a tratti sembrava confondersi con il buio della notte.
Ad un certo punto Guisgard giunse davanti ad una piccola casa fatta di pietre e legna, quasi nascosta tra due strette stradine laterali.
Bussò con tre tocchi alla porta ed attese qualche istante.
La porta si aprì ed il cavaliere entrò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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