La curiosità uccise il gatto... ma qualche volta, no!
Morrigan sorrise tra sè.... la faccenda si era fatta di colpo interessate, e lei non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Da quando era giunta a Capomazda si era sempre sentita irrequieta, confusa. Era combattuta tra la tentazione di restare e quella di vivere un altro viaggio... ma tutto quel mistero l'affascinava oltremodo!
Non aveva forse detto, Guisgard, di essere uno straniero in quel luogo e di non conoscervi nessuno? Allora cosa faceva in quel luogo, dove sembrava essere conosciuto e forse persino atteso?
Aspettò quindi che il cavaliere fosse entrato e la porta si fosse richiusa alle sue spalle. Quindi si nascose nell'ombra, sul fianco della casa. Seguì il richiamo della luce per comprendere in quale stanza si trovassero.
L'aria era dolce, perchè era una splendida sera di Maggio, e le imposte della casupola erano state lasciate aperte. Era l'occasione perfetta. Morrigan si celò tra i cespugli che circondavano quell'abitazione e quando scorse la sagoma di Guisgard muoversi nella stanza tutti i suoi sensi si tesero a scoprire cosa stesse accadendo.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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