Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 16-05-2011, 04.44.10   #767
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La stanza era piccola e stracolma di oggetti di varia natura.
Ovunque vi erano croci in lamina di stagno, rame e qualcuna anche in argento.
Pelli di animali erano sparse qua e là ed un odore di incenso era diffuso in quell’ambiente.
“Oh, ben tornato, mio signore!” Disse un vecchio spuntato dietro una moltitudine di libri. “Vi attendevo.”
“Non sono il signore di nessuno.” Replicò Guisgard quasi infastidito. E non voglio più ripetertelo. “Sono stato alla locanda di quell’uomo…”
“Ebbene?”
“Alla fine ha vuotato il sacco…” rispose Guisgard.
“Quindi lady Rasyel è giunta a quel monastero?” Domandò il vecchio.
“Si…”
“Lord Ardross non poteva saperlo…” mormorò il vecchio “… altrimenti sarebbe andato a riprenderla.”
“Non mi interessa niente di lui…” con disprezzo Guisgard.
“Sbagliate a giudicarlo, mio signore… voi e lui…”
“Basta!” Lo zittì Guisgard. “Non ho niente in comune con lui! Chiaro? E bada di non dire più una cosa simile!”
“Avete visto sua signoria?” Chiese il vecchio. “E lui ha visto voi?”
“Si, di sfuggita…”
“I vostri occhi…”
“Ora basta! Basta con queste storie! I miei occhi sono come quelli di mia madre!”
Il vecchio non disse nulla.
“Diacono, vecchio mio…” calmandosi Guisgard “… parlami di lei e dei suoi occhi…”
“I suoi occhi erano meravigliosi…” sorridendo Diacono “… verdi come quelli di un lago a primavera… luminosi e vispi, profondi ed incantati… bastava guardarli per innamorarsi follemente di lei… un giorno lord Ardross disse che gli occhi di lei erano simili a quelli della regina Ginevra…”
Guisgard saltò su e fissò quasi con rabbia il vecchio Diacono.
“Perdonatemi, mio signore…”
“Io non sono il signore di nessuno…”
Diacono chinò il capo.
“Cos’hai per me ora?” Domandò Guisgard.
“Cercate il vecchio Lho…” rispose Diacono “… lui sa molte cose…”
“Bene… tornerò quando avrò altre notizie…”
E, salutato il vecchio Diacono, Guisgard uscì da quella casa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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