Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 19-05-2011, 05.22.15   #853
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il giorno tanto atteso si levò nel primaverile splendore di quel mattino di Maggio e prima che il Sole spuntasse definitivamente oltre le grandi torri merlate poste a Oriente del cortile, già la gente, giunta da ogni angolo del ducato, aveva gremito gli spalti nella cittadella e i prati tutt’intorno le mura.
I marescialli di campo, verso le dieci, comparvero nel cortile, dove si sarebbe giostrato, per conoscere il numero dei cavalieri che avrebbero partecipato ai giochi d’apertura alla cerimonia.
Molti nobili cavalieri infatti avevano scritto i loro nomi nelle liste stilate dai marescialli di campo.
Si era deciso, per volere del capitano Monteguard, grande conoscitore di uomini e armi, che al posto delle sfide singole si sarebbe svolto un torneo collettivo.
Tra i partecipanti sfilavano i migliori del ducato, come sir August, sir Gervan, sir Finiwell e sir Pasuan.
Ai marescialli di campo aveva dato il proprio nome anche un cavaliere straniero, che nessuno apparentemente aveva riconosciuto.
Era di robusta costituzione e completamente bardato da una corazza cromata da riflessi purpurei.
“Sono il Cavaliere Custode.” Disse ai marescialli di campo.
“Che nome singolare, cavaliere!” Fece uno di questi.
“Ho giurato che avrei custodito i valori e gli ideali di queste terre.” Spiegò il misterioso partecipante. Contro tutti e tutto. Di qui il mio nome.”
I cavalieri, all’ora decisa per l’inizio della giostra, scesero in campo già impugnando le lunghe e scintillanti lance.
Un attimo dopo cessò tra la gente ogni brusio e tutti fissarono il balcone del palazzo ducale.
Tutti i cavalieri abbassarono prima le loro lance per poi rialzarle in segno di saluto al loro signore ed a sua moglie.
I marescialli di campo passarono in rassegna gli schieramenti per controllare che tutto fosse in regola.
Poi prese la parola il capitano Monteguard che diede inizio ai giochi.
A quel segnale le trombe squillarono e subito i cavalieri affondarono gli speroni nei fianchi dei loro cavalli, lanciandosi gli uni contro gli altri.
Si scontrarono così in mezzo al grande cortile, sollevando un polverone che rese, per alcuni lunghi momenti, quasi impossibile alla folla comprendere gli esiti dello scontro.
Si udiva un forte clangore di armi ed un poderoso rumore di zoccoli di cavallo, mentre la polvere saliva sempre più in alto.
Alla fine furono quattro i cavalieri ancora in sella ai loro destrieri: August, Finiwell, Pasuan ed il misterioso Cavaliere Custode.
I quattro campioni, per acclamazione generale, furono riconosciuti vincitori della giostra.
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