Un uomo, una donna, un bacio perfetto...
“Ti amo tanto... ed ho tanta paura”...
Poi di nuovo l'immagine sfuggente di un bambino, e nell'aria si perse l'eco lontano di una voce che Morrigan aveva già udito...
"...i tuoi occhi, i tuoi capelli ed il tuo volto"...
Ma la visione era sfocata, sfuggente, imperfetta. Il medaglione era tra le mani di Guisgard, e a lei non restava altro che la scia lontana di quell'incantesimo che si stava spegnendo, una scia flebile e incostante come l'ultimo cerchio d'onda di un sasso che è affondato nell'acqua....i tuoi occhi, i tuoi capelli ed il tuo volto...
Anche il vecchio, nella casupola, aveva parlato dei suoi occhi... Morrigan fissò allora gli occhi chiari di Guisgard con ancora più interesse... i suoi occhi... cos'hanno quegli occhi?
Lo guardò mentre si staccava da lei, si sedeva ai piedi di un albero e riprendeva a suonare quella musica, sempre la stessa, morbida e dolente.
La ragazza rimase ad ascoltare per un po', inseguendo anche lei vecchi ricordi e al contempo guardando quell'uomo così bizzarro che mai si sarebbe immaginata di incontrare... quell'uomo che in quella notte le si stava rivelando come diversa natura, affascinante, insondata e oscura... come tutte le cose che Morrigana aveva sempre amato.
"Allora a domattina" disse piano, ad un tratto, con un sorriso "Ci vedremo al torneo... non dimenticare, Guisgard..."
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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