....e fu così che un bel mattino di maggio inoltrato, la comitiva di camelottiani si ritrovò, come concordato, presso la Piazza della Fontana, in trepida attesa della carovana che li avrebbe portati a destinazione.
Lady Dafne era li dalla sera precedente in quanto temeva di non riuscire a giungere in Piazza in tempo per la partenza. Come darle torto: era lei l'organizzatrice di tutto, colei alla quale fare riferimento per ogni richiesta, delucidazione, informazione e -ovviamente- incavolature varie
Nervosamente entusiasta, accolse cordialmente ogni partecipante al soggiorno con stupenda dolcezza e con molta ansia, elencando meticolosamente ogni singolo impegno contenuto nella capillarissima scaletta che fu stilata -per l'occasione-da giuristi e notariati vari, consultati -dietro lautissima ricompensa- onde evitare di incappare in cavilli disastrosi e in buchi "nonsappiamocomeammazzareiltempo".
Dopo aver ripreso fiato, la simpaticissima Dafne si accasciò sfinita sulla prima seggiola trovata disponibile.
Giunse in quel momento Talia che accorse subito in soccorso dell'amica:
"Cosa ti succede Dafne? Qualcosa ti turba?"
"Mia buona Talia, ebbene si. Ricordi? Avevamo dedicato particolare attenzione ad ogni singola esigenza di ciascun partecipante. Per sir Hastatus non poteva mancare, nel suo alloggio, del grasso per lucidare la sua spada. Per Cavaliere25 avevamo richiesto specificatamente una colazione a base di biscotti al miele e mandorle. Una serie di libri per Melisendra. Per Llamrei dello yogurt, e così via, per ogni partecipante. Ma ne abbiamo dimenticato uno dall'elenco. Ser Guisgard de Camolot. Tu sai, vero, da che cosa non potrebbe mai allontanarsi il cavaliere?"
"......dalle ancelle acefale?" tentò di rispondere Talia
"beh, no, veramente di quelle ne è pieno il mondo, quindi o da una parte o dall'altra si recuperano....vi dice nulla margherite?"
Nell'udire quest'ultimo termine Talia compì un balzo sovrumano all'indietro. Era ormai cerulea, il respiro si fece più affannoso e non distolse gli occhi spalancati da quelli dell'amica di fronte.
"Ecco Talia, avete capito che cosa intendo. Se sir Guisgard non troverà delle margherite nel luogo in cui si troverà a sostare...non oso immaginare l'ira che prenderà il suo sopravvento!"
"Avete ragione Dafne. Ma....purtroppo in Svezia le margherite difficilmente sbocciano....e noi...noi come potremmo risolvere tale mancanza?"
In quel mentre si avvicina, con l'intenzione di salutare le due donne, Melisendra.
"
Amiche: che gioia intraprendere questa vacanza rilassante con voi! Non vedo l'ora di raggiungere la destinazione e godere del rilassamento offerto dalla Spa. Complimenti per la perfetta organizzazione!"
"Oh non ne sarei cosi convinta mia cara...." rispose con un filo di voce Dafne
"
Abbiamo dimenticato le margherite per ser Guisgard..."
E anche Melisendra compì quel famoso balzo all'indietro stile Vegeta.
Cerulea anche lei e con occhi sbarrati -ovviamente stile Talia-qualche-momento-prima, all'improvviso compì un balzo in avanti e riprendendo colore.
"
Ragazze: ho un'idea! Conosco una persona, giunta fin nei pressi di Camelot al seguito di un certo Polo Marco. Questo tizio, Polo, se ne è andato per non so quanti anni lontano lontano ed è tornato qui vicino con un bagaglio di oggetti strani...molte imitazioni di articoli che noi già qui produciamo e con un abitante di quel posto, che ha gli occhi fatti a fessura tanto piccoli sono. Ecco questo signore riesce a produrre qualsiasi cosa! Basta dargli un esempio. Portiamo lui delle margherite: ce le farà finte cosi non appassiranno e Guisgard non potrà sostenere che non abbiamo soddisfatto il suo desiderio primario!"
All'unisono le due compagne risposero: "
e sia!"
L'uomo proveniente dal lontano Paese fu contattato e in men che non si dica produsse ciò che gli fu chiesto: