Nessuno aveva fatto caso a noi e avevamo continuato a scendere attraverso scale e cunicoli.
Mi appoggiai alle pareti della cella in cui mi aveva condotta e osservai quell'uomo delirante.
"Anche tu sei pazza... ricordi? Nyclos lo diceva sempre."
Mi avvicinai al vecchio, i cui occhi chiari erano chiaramente quelli di un alienato. Gli accarezzai il volto rugoso.
Parve acquietarsi.
"Perdonami...", gli dissi. Qualche lacrima minacciò di annebbiarmi la vista.
Posai le mie labbra su quelle rugose del condannato e sentii il sottile flusso vitale iniziare a incanalarsi verso di me. Non c'era scampo.
Il suo respiro si fece sempre più sottile, fino ad assomigliare al sussurro di un grillo. Infine cessò.
Non c'era voluto molto tempo.
L'uomo cadde a terra, davanti a me.
La sua espressione mi parve quasi serena. Mi abbassai verso di lui e gli chiusi gli occhi.
Al prezzo di una vita io ero tornata forte. Potevo sentire quel nuovo vigore corrermi lungo tutto il corpo. Non mi doleva più nulla. Anche la mente finalmente era chiara e limpida.
Feci un cenno alla serva e uscimmo dalla cella.
"Anima? Per tanto tempo ho creduto di non possederne una. E ora che so di averla... ciò che ho fatto e che mi appresto a fare saranno le ragioni per cui la perderò."
Raggiunto il cortile, mi riparai sotto un porticato e lanciai qualche occhiata a ciò che ci circondava. Il solito trambusto da caserma, il rumore di armi, che tanta gioia dava a Gouf.
Rientrammo nella mia camera e mi cambiai.
Prima che Gouf scopra ciò che intendo fare...
Nello specchio ciò che vidi mi piacque e insieme mi inquietò. Ero di nuovo nel pieno dei miei poteri e della mia determinazione. Eppure... mi sembrò di vedervi riflessa una Melisendra di qualche anno prima. Temetti di vedere cancellati tutti i progressi degli ultimi anni, la scoperta della pietà, del perdono, le grida della coscienza. C'era qualcosa di crudele e vorace nella mia immagine riflessa. E sullo sfondo, negli occhi, la stessa malinconia di sempre, animata da un fuoco di sfida.
Mi voltai un paio di volte di fronte allo specchio, per accertarmi di essere in ordine. La luce iniziava a scarseggiare e vidi l'anziana servitrice armeggiare con le candele.
"Sai dirmi qual è il modo migliore per incontrare Lord Cimarow?"